Reportage di Paola del FESTIVAL DISABILIABILI 2016

Eccomi amici, anzitutto io c’ero e finalmente posso dire di far parte di questa splendida famiglia di disabiliabili.net.

L’organizzazione curata nei minimi particolari dall’attenta guida di Betina, con l’aiuto professionale della mitica Anna, di Serena, di Diego “Deus dei social” ed artefice di risultati strepitosi, il nostro uomo dei like, con grande bravura hanno centrato uno splendido obiettivo. Un grazie anche all’intero team di disabiliabili con mamma Nina e papà Guilherme con Gualtiero, presenti in qualsiasi operatività e motori instancabili, poi che dire di  Andrea, Nick, Marco, Riccardo presenti, reattivi  e sempre sorridenti. Un grazie a Mattia Micheli, fotografo sopraffino e ragazzo dal sorriso disarmante, un grazie a Michele il volontario ex calciatore dell’Empoli.., un grazie a mille volti sorridenti, di mille volontari che hanno onorato un incontro importante per la disabilità e per tutti noi. Unica nota stonata… l’adesione dei “bipedi” mi ha fatta un pochino innervosire ma poi, per come la vedo io la vita, ci hanno rimesso loro a non essere venuti. Poi però si sono connessi e si sono informati ma.. da lontano. Ognuno è libero di fare come vuole ma da vicino e dal “reale” siamo più belli! Procedo con ordine: la location è nel Parco di Villa Montalvo a Campi di Bisenzio. Prima presenza di rilievo ad aprire il Festival oltre a Betina il mitico Renè. Renato il cui brutto incidente ai piedi ha reso dolorante per mesi ma che è riuscito per l’occasione, perfino a calzare per la prima volta, in onore del nostro festival le sue scarpe lucide, nuove, bellissime. Il nostro magico redattore, ci fa sempre capire che non si deve mai mollare e che domani è un altro giorno, lui lo dice sempre ma anche Rossella O’Hara in “Via col vento”. Che coppia ragazzi! Renè che con coppola e ghigno da vero intrattenitore, si libera molto presto della stessa e ci regala momenti di serena valutazione del reale, parole di encomio (come è giusto che sia) per la perfetta macchina organizzativa, ci dispensa perle di saggezza e di correttezza etica. Renato parla benissimo, strappa applausi a scena aperta, si presta a leggere anche i saluti dell’author Simone, colora di tutti i colori dell’arcobaleno i nostri cuori con tutte le possibili gradazioni cromatiche. Renato ha ragione essere parte di questo gruppo al di là dei risultati ottenuti è gratificante e rende più sereni, più consapevoli di far parte di un progetto che sta navigando a vela sciolta verso mari di successi e di gioia. Si susseguono sul palco la sottoscritta che racconta della sua esperienza di incidente e di guarigione attraverso la forza che lo sport sa infondere, poi Jacopo Melio e la sua lotta contro le barriere architettoniche denominata #vorreiprendereiltreno, Max Ulivieri creatore di “LoveAbility” che ha parlato di di un tabù: quello della sessualità e dell’assistenza sessuale. Tema difficile sebbene di vasto interesse, che in pochi hanno il coraggio di trattare. Di grande interesse e di notevole caratura informativa scientifica sono stati anche gli interventi dedicati alle barriere fisiche con Devis Trioschi fisioterapista che ha parlato delle posture e dell’indipendenza che può dare una carrozzina elettronica. Poi l’intervento del “Centro Adeli” e delle loro innovative ricerche sulla riabilitazione, emozione e lacrime trattenute a stento per la reale e toccante testimonianza di un mamma seguita dal loro centro. Si è anche focalizzato un tema doveroso e di difficile interpretazione: Dopo di noi, cioè del futuro dei figli disabili una volta venuti a mancare i genitori. Progetto presentato da Nunzio Riccobello di Asamsi. Bravissimo anche Michel Brave, giovane rapper bergamasco che ha fatto danzare moltissimi al ritmo delle sue “rappate” Poi, la presenza che a me ha realmente impressionato per la sua enorme capacità interpretativa, per la dolcezza della sua voce la superba Lulù Rimmel. Lulù è una forza della natura devastante, sa passare dalle tenere e sensuali note di Roger Rabbit a quelle di Elvis Presley con capacità sopraffina e con ammiccamenti seriosi ma emozionanti. Una sorte di sirena canora che ha ammaliato tutti i presenti, me compresa che amo la musica e la canzone interpretata come in questo caso da una professionista che di disabile forse non ha nemmeno le ciglia. Infatti un suo battito di ciglia durante la sua “performance” ha ammaliato ben più di un maschietto disabile o normodotato presente. Che dire, grandissimo livello tecnico, splendida donna e meravigliosa Nausicaa, grazie quindi a Lulù Rimmel che ci ha trasportati in un mondo di dolcezza grazie alla sua voce vellutata, alla faccia della disabile! E.. Ed io? …. Io arrivo la sera prima per gentile concessione di Betina dopo un viaggio durato circa 4 ore e mezza (mio fratello con febbre mi ha “paccato” la sera prima della partenza!) estenuata dalla lunghezza del tragitto la sera mi sono “spalmata sul letto” ed ho saltato cena. Mattina dell’evento 7 maggio 2016 eccitata ed emozionata mi alzo all’alba ore 05.30 (anche per gentile intervento delle stanze attigue alla mia, popolate da cinesi urlanti e deliranti …azzz) va bhe…sono contenta di conoscere le persone con cui collaboro da anni…doccia calda, sorriso stampato nel cuore ma non sul viso, la mattina i dolori sono troppo forti, sorrido solo nel pomeriggio e non sempre. Salgo in macchina e mi avvio. Non appena arrivo presso il Parco mi si apre il cuore, all’ingresso dei furgoni fanno da spola per trasportare i disabili che arrivano a frotte, enormi poster campeggiano lungo tutto il percorso rallegrando il fisioterapista di Bologna, Devis Trioschi, che con la moglie e la bambina si ferma e si mette in posa per la sua meritata foto ricordo con effige a grandezza naturale e forse anche di più. Shhhh non diteglielo, lui la mattina non sapeva chi io fossi, ma io “segugio di disabiliabili” non mi faccio sfuggire una notizia che sia una! Renè DOCET. Percorro la strada che si snoda fra alberi verdi lussureggianti e “verde” tagliato di fresco, anzi che stanno ancora tagliando grandi tagliaerbe a motore. Respiro l’odore dell’erba, un venticello leggero che però tende a rinforzare mi preoccupa, l’esibizione del mio amato sport sarà all’aria aperta e la pallina in cellulosa è troppo leggera per questa venticello. Proseguo sperando che si abbassi. Vengo abbracciata da una splendida Anna di Gregorio ed a seguire Serena Caprini, Paola Caldarella con i suoi due amori a due gambe il marito Stefano ed a quattro zampette il loro pelosino, incontro Gualtiero dai profondi occhi azzurri e dall’animo sportivo inquieto che, mi studia e mi sfida più volte nel corso della giornata, con mia enorme gioia per la sua simpatia e per la sua forza d’animo. Il risultato non è mai cambiato ahahahah. L’enorme struttura in legno che ci avvolge come un enorme abbraccio naturale ci difende a seconda delle diverse ore della giornata dal sole, dal vento, dalla pioggia torrenziale e poi ancora dal vento e dal sole. Un’enorme vela dispiegata in difesa della disabilità che ha vinto una volta di più, contro questa situazione che la natura ci ha voluto “regalare”. Una troupe televisiva con l’inviato Alessio Giovarruscio, simpatico, attento e “spietato” nello sfidarmi fino allo sfinimento sul tavolo verde, per cercare di carpirmi, i segreti del mio sport. Come dicevo il “Tornado Giovarruscio” in tutta la sua forza umana e professionale, ha restituito al giornalista Emanuele Franzoso ed a ReteEconomy, canale di Sky che lo hanno cortesemente destinato alla nostra manifestazione, un lavoro perfetto. Interviste a Max Uliveri, alla sottoscritta ed a molti altri protagonisti di questa giornata ci hanno resi ancora più fieri di esserci, facendoci sentire importanti. Betina viene vista in perfetta stretta cinese “impugnare” una racchetta da tennistavolo e con enorme forza d’animo scambiare due palle (anche 4) con la pluriolimpionica Marisa Nardelli, amica mia di vecchia data e nuova amica della famiglia di disabiliabili.net. La quale ci ha onorato della sua presenza giocando e divertendosi, scontrandosi con chiunque glielo e me lo chiedesse. Ping pong veicolo di solidarietà di socializzazione di divertimento e di aggregazione. Lei disabile in carrozzina io disabile in piedi abbiamo dato vita a scambi a detta di molti funanbolici a cavallo fra l’eroico per il vento che tirava e l’atletico per la nostra capacità tecnica. Seduti fra il pubblico, non hanno voluto manifestare la loro presenza per eccesso di modestia, un mito di Paola Pongistica ragazzina: Lalla La Gioia, il suo Capitano, pluricampionessa italiana assoluta di tennistavolo, barese doc residente a Firenze da decenni. Un misto di simpatia e di umiltà che da sempre affascinano e che anche presso il nostro Festival, ha regalato sorrisi e partecipazione. Infine Luigi Sciannameo, ex tecnico nazionale di tennistavolo, profondo conoscitore del mondo sportivo disabile, uomo di punta e tecnico di moltissimi atleti di fama internazionale nonché, mio amico carissimo e uno dei due tecnici a cui chiedevo aiuto per avere consigli dalla mia panchina quando ero in Nazionale. Luigi Sciannameo e Antonio Simeone, due tecnici dalle capacità sopraffine, esperti conoscitori del mondo pongistico disabile, para, tetra, down e tutto ciò che concerne il tennistavolo. Luigi con simpatia e con umiltà che lo contraddistingue ci ha aiutato anche raccogliendo palline da ping pong e convogliandole verso il tavolo in un continuo flusso di solidarietà verso il mondo disabile. La presenza delle Volpi Rosse col loro simpatico tecnico che mi ha sfidato a ping pong, hanno coronato con la loro goliardica simpatia e con i loro palloni da basket che giravano dappertutto, la nostra bella manifestazione. Ci hanno fatto sorridere e condividere con le loro braccia alzate esultanti la gioia di esserci. Grazie Disabiliabili.net, grazie Betina Genovesi, grazie Guilherme e Nina ed infine last but not least: grazie Renè.

Paola

Fonte: http://www.disabiliabili.net

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